venerdì 21 febbraio 2014
Il fondo fotografico di Carla Guglielmi
Nello studio e nell'insegnamento della storia dell'arte, puo' capitare di trovare spunti di riflessione nel solo accostare immagini di opere d'arte anche appartenenti a differenti periodi storici. E' quello che accade quando troviamo appassionante uno studio di iconologia, oppure una derivazione storicistica di una scultura. Ma interessante e appassionante, ritrovare stralci, appunti e riflessioni, sul retro di fotografie di studiosi che se ne sono serviti per completare saggi e pubblicazioni. Mi e capitato di catalogare il fondo fotografico di Carla Guglielmi e di trovarmi di fronte a duna serie di immagini di opere anche sconosciute. Un repertorio che comprende opere di artisti dal XV al XVII secolo e che si puo dire un importante fonte per gli studi comparativi di storia dell'arte. In questi anni dove la storia dell'arte come disciplina vede progressivamente affievolire la sua importanza, risulta di importanza vitale, cercare di comunicare quale materiale e quali metodi la disciplina usa per la conoscenza dei vari periodi artistici. E' indubbio che repertori di questo tipo sono fondamentali e spesso non valorizzati. In questo fondo in particolare si ritrovano moltissime foto raffiguranti opere selezionate per le pubblicazioni di Carla Guglielmi su Antoniazzo Romano e la pittura del Rinascimento viterbese. Nonostante la sua specifica competenza fosse l'arte Medioevale, la Faldi Guglielmi, moglie dello storico dell'arte Italo Faldi, si appassiono' evidentemente a questo pittore, anello di congiunzione fra il Medioevo e il Rinascimento, quel periodo in cui la simbologia dei colori e le consuetudini iconografiche erano ancora quelle del Duecento, ma si faceva avanti una maggiore consapevolezza e padronanza della realta' e della rappresentazione della natura. Fu autrice inoltre di una collana dal titolo " Tesori dell'arte cristiana" nella quale rappresento' un quadro appassionante dei tesori contenuti nelle chiese di tutta Italia. e in questi appunti che vediamo il progredire della conoscenza dell'opera d'arte, consapevole metodo di lavoro, per un'indagine conoscitiva e critica dell'immagine. A volte la Guglielmi si sofferma a relazionare su alcuni aspetti dell'indagine, quale la provenienza del quadro, la sua vicenda attributica, il tutto vediamo con una mentalita estrememente moderna della ricerca, che tenta di dare un " sistema" al metodo di indagi,e scientifica storico artistica. il fondo contiene molte gelatine , alcune notevoli riproduzioni di opere di Opere di Caravaggio 25 x 36 e molte piccole foto che la studiosa ha collezionato come strumenti di lavoro.sono presenti alcune foto ai sali d'argento ed alcune piccolissime, ma la qualita della collezione sta non tanto nella qualita del materiale, ma nella testimonianza del metodo di lavoro della studiosa?
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